analisi del camminoSettembre è il mese del rientro dalle vacanze e della ripresa delle attività sportive, agonistiche e non, sia per i più piccoli che per gli adulti.
È il periodo dove avviene il passaggio dalla calzatura estiva a quella invernale e quando si iniziano ad avvertire i primi fastidi portati spesso dalla ripresa delle “cattive abitudini”: rientro al lavoro, posture scomode e prolungate nel tempo, lunghi tragitti in macchina a causa del traffico, ecc.

È il momento dove spesso si fa una programmazione delle attività che si svilupperanno nei prossimi mesi invernali, quindi talvolta coincidenti con la necessità di sottoporsi a check–up posturali per un adeguato appoggio che permetta la sostenibilità delle attività che ne conseguono.

La tecnologia da tempo ha consentito di ottenere l’oggettivazione di queste valutazioni, rendendole parte integrante delle analisi di routine che si eseguono per perseguire i fini di cui sopra.

In Foot Lab, la baropodometria computerizzata in uso da anni consente l’oggettivazione della mappatura pressoria delle zone di contatto del piede durante la posizione statica e quella dinamica, e sistemi inerziali di ultima generazione consentono di completare il quadro della Gait Analysis fornendo dati sull’accelerazione e decelerazione degli arti e della pelvi su ricostruzione tridimensionale dinamica.

 

L’esame baropodometrico: cos’è e a cosa serve

L’esame baropodometrico è un test non invasivo che permette di valutare la qualità dell'appoggio dei  piedi e consente di analizzare una serie di parametri utili ad indagare le peculiarità di un individuo durante la statica ed il suo movimento.
È indispensabile per il feedback sul paziente, in quanto i dati registrati sono sovrapponibili nei successivi controlli per verificare l’andamento del protocollo adottato (terapia fisica, ortesica, riabilitativa). 

In FootLab eseguiamo l’esame baropodometrico e le seguenti tipologie di analisi:

  1. Statica
  2. Dinamica
  3. Stabilometrica

 

> Baropodometria: leggi l’approfondimento

 

Analisi biomeccanica della deambulazione con sistemi inerziali

L'analisi accelerometrica del cammino consente di monitorare il movimento, nello specifico la camminata del paziente, e di misurare quantitativamente diversi aspetti della deambulazione: è uno strumento fondamentale di indagine nell’analisi del movimento e della postura.
Questa valutazione viene effettuata tramite un sensoreore inerziale, il quale viene posizionato, tramite cintura elastica, alla vita del soggetto a livello di L4-L5. 
Durante la deambulazione viene esaminata l'accelerazione dei tre assi ortogonali, cioè l'anteriore-posteriore, medio-laterale e gli assi verticali potendo così analizzare la cinematica della pelvi (tilt, obliquity e rotation) oltre a rilevare i parametri spaziali-temporali della Gait, quali:

  • Velocità (m/min), la velocità media istantanea all'interno del ciclo del passo come un’integrazione dell'accelerazione

  • Cadenza (passi/min), il numero di passi in un minuto

  • Lunghezza passo [m], distanza tra l’appoggio ipsilaterale e contralaterale del tallone;la distanza tra due consecutivi appoggi del tallone dello stesso piede

  • Lunghezza (m)e durata (s) dell’emipasso dx e sn

  • Durata Ciclo del passo (s)

  • Durata del Rotolamento/ Appoggio (%)

  • Durata dello Swing/Oscillazione (%)

  • Durata doppio appoggio (%) 

  • Durata del singolo appoggio (%)

 

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Approfondimento:

Il ciclo del passo (Gait Cycle) rappresenta l’unità funzionale di riferimento nell’analisi del cammino e consiste nel periodo di tempo che intercorre tra due appoggi calcaneari successivi dello stesso piede al suolo. Ogni ciclo è costituito da due fasi principali: 

1) Fase di appoggio/portante (o stance phase) costituisce circa 60% del ciclo totale ed inizia con il contatto al suolo del calcagno ed è caratterizzato dal contatto al suolo di uno dei due piedi. 

  • Appoggio  iniziale/calcaneare (o heel strike): intervallo: 10-30 % del ciclo del passo
  • Appoggio  iniziale/calcaneare (o heel strike): intervallo: 30-60 % del ciclo del passo
  • Appoggio finale/stacco del piede (o push off): intervallo: 30-50 % del ciclo del passo
  • Distacco delle dita (o toe off) periodo di preoscillazione: Intervallo: 50-60 % del ciclo del passo

2) Fase di oscillazione/sospensione (o swing phase) costituisce circa 40% del ciclo totale ed è caratterizzato dall’arto oscillante, il piede ormai svincolato al terreno è in preparazione per il passo successivo. 

  • Oscillazione iniziale (o initial swing): Intervallo: 60-73 % del ciclo del passo
  • Oscillazione intermedia (o midswing) : Intervallo: 73-87 % del ciclo del passo
  • Oscillazione terminale :Intervallo: 87-100 % del ciclo del passo

 

Durante il ciclo del passo si possono distinguere a sua volta tre tempi di appoggio differenti:

- Doppio appoggio iniziale: prima di iniziare la marcia, entrambi i piedi sono a contatto con il suolo e il peso corporeo è suddiviso equamente su di essi.

- Singolo appoggio: durante il quale il piede portante è a contatto con il suolo ed il peso corporeo grava unicamente su di esso mentre l’arto contro laterale, oscillante, sta avanzando anteriormente. 

- Doppio appoggio terminale: in cui entrambi i piedi sono nuovamente a contatto con il terreno ma non con una suddivisione equa del peso corporeo.