La tecnologia 3D da anni è entrata a far parte del nostro quotidiano. Dapprima costosa, esclusiva e dedicata solamente alla grande industria, oggi rappresenta uno strumento veloce, economico e preciso nell'esecuzione della prototipazione di prodotti, e nella produzione di ogni singolo oggetto con forme e dimensioni differenti.
Anche nel nostro settore questo prezioso strumento da qualche anno inizia ad essere di largo utilizzo grazie alla biocompatibilità di molti filati dapprima proibitivi come costi e assai scarsi nella presenza sul mercato.
Per questo abbiamo realizzato un prototipo di tutore per mano spastica con difficoltà nella presa e nel mantenimento di utensili come posate, spazzola, pettine, penne e spazzolino da denti.
Il fitting viene ricavato dalla scansione della mano tramite pistola laser per determinare l’ingombro che il porta utensile deve avere (non troppo grande in quanto a causa della spasticità il paziente non può estendere le falangi, né troppo piccolo perché perderebbe aderenza con la mano risultando inefficace).
Il tutore è composto da due valve in materiale PLA con apposito alloggiamento centrale rivestito da materiale automodellante e grippante, il quale, una volta richiuso, contiene l’utensile che si vuole utilizzare.
Sulle convessità dell’oggetto, sono state create apposite scanalature per l’alloggiamento dei velcri di chiusura.
Le facce più superficiali del presidio sono completate da un cuscino di materiale auto-modellante a bassa densità per aumentare il fitting ed impedire che palmo e falangi entrino in contatto con il porta utensile provocando lesioni della cute.
La caratteristica di innovazione del presidio è data dalla possibilità intrinseca del tutore di adattarsi a più tipi di impugnatura permettendo l’acquisto di un solo oggetto per poterne utilizzarne molti.
Valore aggiunto da non sottovalutare è la perfetta ergonomia data dalla scansione laser del palmo e delle falangi del paziente, per costruire su misura il presidio necessario.